La "verità" sulle quote latte del Parmigiano Reggiano

I “piani produttivi” hanno messo in evidenza che l’obiettivo principale è quello di reperire risorse finanziarie che il Consorzio destina ad attività di promozione.

Se la finalità è condivisibile, quanto attuato è assai discutibile.

I pagamenti a carico degli allevatori sono diventati insostenibili soprattutto nell’attuale situazione congiunturale.

L’attuale sistema presenta troppe criticità, in poche parole, è sbagliato.

Da sempre un sistema di “quote” funziona se ha una durata limitata e non diventa strutturale.

Genera speculazioni e aumenti dei costi di produzione, tutto quello che si sta verificando.

È importante che nel periodo 23-25 venga studiato un nuovo sistema in grado di mettere in primo piano le specificità del territorio e la qualità del prodotto.

Nello studio che ho effettuate dal titolo “Una strategia per il formaggio Parmigiano Reggiano” disponibile al link http://doi.org/10.13140/RG.2.2.11924.78725 illustra le conseguenze economiche degli attuali piani e propone una possibile strategia futura

Per chi non vuole “leggere” nei successivi video illustro le criticità degli attuali piani e da ultimo riporto le mie considerazioni e osservazioni

Il primo video è una introduzione 


Il secondo video spiega in che modo il Consorzio nel gestire le quote ricava contributi "aggiuntivi" superiori a quelli che sono i contributi "ordinari"


Nel terzo video vengono messe in evidenza le reali finalità del piano triennale 2023-2025 a dimostrazione di come i piani siano meri strumenti di finanziamento del Consorzio


Il quarto video riporta le mie considerazioni, valutazioni e auspica che i produttori acquisiscano la consapevolezza delle innumerevoli iniquità dei piani e, pertanto, per i prossimi piani si facciano promotori per un sistema profondamente rinnovato.


 






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