Aggiornamento al 5 gennaio
2022
La
SAU, (Superficie Agricola Utile) misura quanti ettari di terreno sono occupati
da tutte le coltivazioni. L’utilizzo del suolo in agricoltura è argomento di
attualità soprattutto in riferimento alla progressiva antropizzazione di molte
aree geografiche. Da alcuni anni in Italia si assiste ad un significativo calo
demografico e contemporaneamente si sta sempre più accentuando il fenomeno
della urbanizzazione per cui le zone rurali risultano sempre meno popolate mentre
in quelle urbane la popolazione cresce. Questi squilibri determinano nuove
problematiche generali nell’ambito della gestione territoriale e di quelle
urbanistiche in particolare.
Nella
tab.1 per alcune nazioni europee è stata riportata la superficie totale del
territorio, espresso in Km2, al fine di facilitare la comprensione
dei dati anche la SAU è espressa in Km2 anziché nei tradizionali ettari (ha).
L’incidenza della SAU sul totale
della superficie varia molto, non è questa la sede per una analisi a carattere
geografico, quello riportato vuole solo essere un indicatore, anche se grossolano,
che ci permette di comprendere quanta della superficie della nazione è
interessata alla coltivazione.
Tra le nazioni elencate nel Regno
Unito la SAU occupa nel 2019 poco più del 72% di tutto il territorio. Rispetto
al 1980 la riduzione di SAU è stata di
poco più del 7% un valore ben al di sotto del dato medio tra queste 8 nazioni
(-14,25%).
Nelle altre 7 nazioni oggetto di
analisi la SAU si aggira tra il 40-60%.
In Italia la SAU nel 2019
rappresenta il 43,6% della superficie totale. La riduzione rispetto al 1980 è
molto significativa, di oltre il 15% in riferimento alla superficie totale e di
oltre il 26% nel confronto tra i dati SAU.
Le elaborazioni effettuate mettono
in evidenza come in tutti i paesi elencati la SAU si sia ridotta nel periodo
1980-2019 in modo significativo.
Le cause che determinano la
riduzione della SAU possono essere diverse, dall’abbandono delle terre meno
fertili o comunque meno produttive, ma non dobbiamo ovviamente escludere il
fenomeno dell’urbanizzazione.
Se analizziamo la situazione italiana,
è noto il problema del “Consumo di suolo” (Cds), oggetto di approfondite
analisi (si veda il rapporto Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi
ecosistemici. Edizione 2021, edito dal Sistema Nazionale di protezione dell’ambiente).
Nel rapporto si riporta che nel periodo 2019-2020 in Italia è stato consumato
suolo per 5.174 ha (vedi pag. 64 del rapporto citato). Nello stesso periodo, in
Italia, la SAU è diminuita di oltre 28.000 ha. Se si ipotizza che tutti i 5.000
ha di suolo perduto erano coltivati questi rappresenterebbero solo il 18% della
riduzione della SAU.
Quanto sopra a dimostrazione che le
cause della riduzioni della SAU vanno ricercate tra un complesso di fattori,
forse, di non facile identificazione.
Nel periodo 1980-2019 la SAU
italiana si riduce di 4,7 milioni di ettari (Vedi tab. 1).
Se si analizza l’andamento della SAU
nell’intero periodo 1980-2019 (Vedi graf.1) si nota come la riduzione, pur con
variazioni anche significative, è stata per quasi tutti i paesi assai costante.
La tab. 2 riporta una elaborazione che considera il numero di abitanti per Km2 nel due anni 1980 e 2019 sia in riferimento alla superficie totale che alla SAU.
Il rapporto popolazione superficie territoriale ci può dare la quantificazione dell’incremento demografico in relazione al territorio, mentre il rapporto popolazione SAU ci può dare un’indicazione sull’incremento dell’efficienza di utilizzazione del suolo, ovvero il miglioramento della produttività dei terreni agricoli in quanto con meno superficie si è in grado di soddisfare le esigenze alimentari di un maggior numero di persone.
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