La maggioranza dei Deputati ha preso la saggia decisione di “cancellare” il biodinamico dalla legge sulla produzione di prodotti definiti “biologici”. Già nel mio post del 18 giugno http://www.nuovaetica.info/2021/06/il-ddl-su-agricoltura-biodinamica-una.html scrivevo in merito alla inopportunità di dare valore di legge a pratiche ascientifiche di tipo esoterico. Mi chiedo se si doveva ricorre ad un premio Nobel e una Senatrice di chiara fama internazionale per far rinsavire 900 onorevoli.
Come si fa, nel XXI secolo credere che
certe pratiche mistiche ed esoteriche possono avere reali effetti sulle
produzioni agricole.
Al momento non siamo in grado di
dimostrare se il consumo di alimenti biologici e / o “biodinamici” riduca l’incidenza di determinate
malattie. Sappiamo che l’eccesso nel consumo di determinati alimenti ci espone
maggiormente ad un rischio. Come esempio se mangio molta carne che sia bio o no
il rischio è lo stesso. Posso avere delle “intolleranze” alimentari, ma questa
è tutta un’altra situazione.
Gli onorevoli hanno quindi impiegato
più di due anni per decidere che le tecniche di coltivazione biodinamiche sono
assolutamente lecite, perché viviamo in una società libera, male non fanno come
l’aspirina, ma non possono essere elevate a norme di legge.
Se per una inezia del genere ci
hanno messo tanto possiamo ben comprendere come per provvedimenti ben più importanti, una legislazione (5 anni) non basta. Un solo esempio quello della legge sul “fine vita”.
Il secondo provvedimento adottato a
larghissima maggioranza riguarda le modifiche alla costituzione.
I giornali ne hanno ampiamente
riferito e quindi non mi dilungo. Gli art. 9 e 41 della Costituzione sono stati
modificati, l’ambiente e la tutela degli animali vengono riconosciuti come valori
primari. In particolare la modifica all’art. 9 recita: “La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di
tutela degli animali”.
Questa modifica, fa riferimento
quanto è previsto dal Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea del 2012 all’art.
13 (che riporto per intero)
“Nella formulazione e nell’attuazione delle politiche
dell'Unione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dei
trasporti, del mercato interno, della ricerca e sviluppo tecnologico e dello
spazio, l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in
materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti,
rispettando nel contempo le disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini
degli Stati membri per quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le
tradizioni culturali e il patrimonio
regionale”
Il contesto nel quale si deve
considerare l’animale, in quanto essere senziente, è quello relativo all’allevamento,
nel rispetto però delle tradizioni e dei riti religiosi, ovvero è stato definito
un ambito specifico di tutela dell’animale, ragionando con il buon senso e non
sulla base di principi giuridici, l’animale è senziente ma subalterno.
Il testo dell’articolo 9, è pur vero
che rimanda ad una futura legge, ma, teoricamente, mette uomo e animale sullo
stesso piano.
La costituzione è la “madre” delle
leggi e in democrazia, nell’ambito di valori universali come la libertà, l’uguaglianza
e la fratellanza, regola le relazioni tra le persone, tra le persone e le
istituzioni che queste persone liberamente si sono date e tra le istituzioni.
Perché mai una costituzione deve
regolare le relazioni tra le persone e il “creato”?
Tornando agli animali, se sono
essere senzienti possiamo anche supporre che hanno un’anima, allora il “paradiso
degli animali” esiste. Il Paradiso è concepito dalle religioni come il luogo
nel quale l’anima vive in eterno
Tanti di noi si pongono la domanda
sulla esistenza dell’anima e sappiamo quanti danni provocano i regimi
teocratici nei quali la religione diventa, semplificando, costituzione.
A mio modesto parere potevamo lasciare le cose come stavano e affidare a buone legge il nostro rapporto con gli animali.
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