Ieri i partiti di destra hanno candidato Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica.
Mi sono posto questa domanda: perché
mai i leader dei partiti di destra presentano un candidato di così “basso
profilo”?.
Solo fra qualche decennio gli studi
storici ci diranno se Berlusconi è stato un vero leader politico.
La valutazione politica che possiamo
fare oggi è senza dubbio negativa (si legga il mio post dell’11 aprile 2021 http://www.nuovaetica.info/2021/04/per-rinascere-socialmente.html).
I governi Berlusconi sono i principali responsabili di un declino economico
durato 20 anni. Solo in questo biennio eccezionale le cose sono cambiate. Lo stato
ha immesso una enorme quantità di danaro nel sistema economico, ma le nostre difficoltà
strutturali non sono cambiate, perciò prima o dopo dovremo pagare un conto
assai salato.
La candidatura di Berlusconi è una
questione di potere.
Quando i partiti politici non sono
più in grado di governare perché incapaci di risolvere situazioni complesse
determinate da contesti congiunturali esterni o interni il Presidente della
Repubblica, rispettoso del mandato costituzionale, nomina un Presidente del
Consiglio e i relativi Ministri. Gli esempi più recenti sono Monti e Draghi.
Anche Letta e Gentiloni possono
essere considerati Presidenti del Consiglio nominati perché per risolvere
situazioni interne di difficile gestione i partiti hanno preferito fare ricorso
a figure di transizione.
Le situazioni congiunturali esterne
alle quali mi riferisco sono ad esempio il crollo del sistema finanziario dopo
il fallimento della Lehman Brothers, oppure l’attuale pandemia con la
necessità di elaborare le strategie del PNRR.
Una situazione congiunturale
interna, ad esempio, fa riferimento al NO al referendum sulle riforme
costituzionali di Renzi.
Quando il Presidente della
Repubblica adempie al suo ruolo istituzionale nominando un Presidente come
Draghi esercita un potere che i padri costituenti certamente non avevano
previsto. È vero che il Governo nominato governa sulla base della fiducia data
dal Parlamento, ma nei fatti i partiti rinunciano ad esercitare il loro potere perché
vengono come “ricattati” dal Presidente della Repubblica. Ricordo che la costituzione
prevede che il Presidente può scogliere il Parlamento nel caso in cui sia
verificata l’assenza di una maggioranza di governo.
Un Presidente della Repubblica di “alto
profilo” ha un “grande potere” e in questi anni sia Giorno Napolitano che Sergio
Mattarella lo hanno dimostrato.
Candidare Berlusconi ha quindi un obiettivo
molto concreto, togliere potere al Presidente della Repubblica.
I partiti politici da ricattati
diventano ricattatori, fa una bella differenza.
La sinistra continua a ribadire che
il Presidente deve essere persona di “alto profilo”, ma siamo sicuri che lo
voglia veramente?
Azzardo una previsione. Berlusconi
non sarà eletto, troppo compromesso, troppo di “basso profilo”.
In questo periodo di pandemia, i
partiti, proprio per recuperare una posizione di potere, si accorderanno per un
personaggio “buono” da eleggere al 4°-5° scrutinio, sanno che gli italiani non
sopporterebbero per tanti giorni l’anacronistico rito della “chiama” e lo
spoglio manuale di ogni scheda e relativa lettura dell’espressione di voto.
In questo contesto una figura come
Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio andrebbe benissimo.
Se non è lui, vedrete, sarà un personaggio
con caratteristiche simili.
Super Mario (Draghi), ci porterà
alle elezioni del 2023 e poi gli auguro di fare il nonno, molto meglio per lui
e peggio per noi.
1 commento:
Berlusconi è un personaggio immensamente ingombrante, per la destra rimane forse l'unico modo per farlo "uscire dal gioco" (passatemi il termine).
Concordo in tutto, gli elettori dovranno allargare lo sguardo e andare oltre la stretta cerchia politica se non attraverso una figura femminile che forse solo perchè donna potrà avere il consenso, con questo non voglio dire che non ci siano donne decisamente in gamba!
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