Ieri
mattina ho avuto visto, per caso, un interessante documentario sulla Cina, sul
canale di RAI Storia. Se fate clic qui avrete la possibilità di
vedere l'intero documentario.
In
modo un po’ artigianale ne ho tratto una sequenza che dura qualche minuto e lo potete trovare su YouTube, cliccate qui
Ascoltate
bene le parole dell'anonimo operaio della acciaieria, sarà anche stato istruito,
forse anche indottrinato, ma in ogni caso come non rimanere sorpresi dalle sue
affermazioni.
Sintetizza
efficacemente che la Cina passando da una economia pianificata ad una economia
di mercato ha dovuto modificare il proprio modello di crescita e sviluppo. Questo cambiamento da provocato anche dei sacrifici, compreso quello del licenziamento
di molti operai. Il licenziamento non è di per sé negativo perché ci si deve
impegnare a trovare un nuovo lavoro o a mettersi in proprio e tutto ciò genera
sviluppo. Fare un nuovo mestiere vuol dire dare inizio ad una nuova vita e solo
così la società può progredire.
Cosa
ne dite di proporre uno scambio, noi diamo Di Maio ai cinesi e ci prendiamo
questo signore e con buon diritto lo facciamo ministro.
1 commento:
Fa pensare! Anche perchè è esattamente il contrario di quanto predicato sino a 20 anni fa!
Ricordo le fondamenta di grattacieli scavate con le vanghe e portate a livello suolo con le gerle, non per carenza di macchine, ma per tenere occupate le persone!
Posta un commento