Ha fatica ho “sentito” l’intervento di Grillo alla
trasmissione “Porta a Porta”.
Che delusione, si è trattato di uno sproloquio continuo, un
vomitare di giudizi e sentenze su tutto e su tutti, ad un certo punto mi sono
addormentato perché il suo discorso era diventato un borbottio continuo, le sue
parole sono diventate indistinte ed il suo parlare solo un rumore, di quelli
soporiferi.
Il fenomeno Grillo ed il “M5S” dovrebbero essere analizzati
per due aspetti, il primo si riferisce alla necessità che in certi momenti per
cambiare la società è necessario dare vita ad un moto rivoluzionario; il
secondo fa esplicito riferimento ai contenuti etici e culturali del movimento, o
almeno a ciò che è possibile dedurre dal bolg e dai discorsi di Grillo e dai
rappresentanti del M5S.
Analizzo brevemente il primo aspetto, quello della
rivoluzione.
Le rivoluzioni si fanno dall’esterno ovvero il movimento
rivoluzionario nasce per scardinare lo status quo.
Cosa vuol dire Grillo quando sbraita il “tutti a casa”?.
Come ce li manda? Ieri ha detto che ha il 95 o 96% dei voti, alla fine qualche
“esterno” purtroppo c’è e allora lo caccia a pedate ?, ma ciò non previsto
dalla Costituzione. Chiede le dimissioni del Presidente della Repubblica, ma
sulla base di quale legge costituzionale?
I suoi sono quindi discorsi rivoluzionari, senza fare la
rivoluzione.
No così non può essere.
Se è sicuro di avere il 95% dei consensi, vada in piazza
Montecitorio e occupi il Parlamento, in pratica faccia un “colpo di stato”.
Se ne assuma tutta la responsabilità
Che senso ha dire, il M5S impedisce che la gente sfasci
le vetrine ecc.., se rivoluzione deve essere, perché solo così si cambia,
allora sia.
Deve assumersi tutte le responsabilità di quello che dice e
quindi deve anche farlo !!!
Ma in realtà non ne ha ne la capacità ne la forza, quindi
una ennesima burla…
Povera Italia…
A domani a riflessione sul secondo aspetto.