Da un po’ di tempo si parla del cibo che sprechiamo e
soprattutto quanto ci costa buttare nella spazzatura tanti alimenti.
In parte siamo responsabili di tutto questo, ci siamo fatti
prendere la mano dalla data di scadenza, dalla paura che tutto ciò che mangiamo
se non è perfetto può cagionare malanni. Allora basta una macchiolina, un
colore un po’ scuro, ecc.. e si apre la pattumiera.
Mi chiedo però se questo “spreco” domestico sia poi così
rilevante. Fare delle statistiche è estremamente difficile.
Credo che il maggior “spreco” in termini di valore e
quantità sia a livello di ristorazione e grande distribuzione organizzata
(GDO).
In questi giorni è stato dato grande risalto al rapporto dei
Carabinieri del NAS sui controlli sugli alimenti, nei ristoranti, ecc… e le
maggiori infrazioni riguardavano proprio i “prodotti NON conformi”.
Le strutture serie adibite alla distribuzione degli alimenti
e dei cibi sono nei fatti costrette a “sprecare”.
In questo contesto contraddittorio mi chiedo, se lo “spreco”
ha un costo, quanto ci costa NON sprecare?
È un aspetto da valutare, non credete?
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