Il Ministero dell’Interno ha deciso che la regolarizzazione delle 800.000 e passa badanti e colf debba essere fatta in via telematica. L’innovazione è emblematica e per certi versi importante. Ci si è resi finalmente conto che le scartoffie oltre un certo limite diventano semplicemente ingestibili, soprattutto se si vuole fare le cose con celerità ed efficienza.
Ci sono due cose da evidenziare, la prima ha un carattere tecnico, la seconda ha un carattere politico-economico.
Veniamo alla parte tecnica. Sono andato sul sito del Ministero e mi sono registrato. Come prima cosa il manuale della procedura è di 49 pagine, per fare tutta la trafila sono necessarie 5 operazioni fondamentali compresa quella di scaricarsi sul PC un programmino che ci permette la compilazione del modulo.
Il tutto deve essere preceduto dalla compilazione del modulo F24 per pagare i 500,00 euro forfettari, ma questi sono solo i primi.
Credetemi, se il vecchietto o la vecchietta si imbarca nel “fai da te” di questa compilazione on line non so proprio perché abbia bisogno di una badante.
Ma lo vedete voi l’anziano che smanetta con link, password, download, e il clicca di qua e di la. Non scherziamo per favore !!!. Chi ha veramente bisogno di una badante non sa nemmeno accendere il computer ed il figlio o parente giovane non ha certamente voglia di perdere una giornata per leggersi istruzioni e quant’altro. Come al solito il “fai da te” diventa una corsa ad ostacoli ed allora meglio affidarsi al solito intermediario che ti risolve il problema. Dopo tanti slogan sulla semplificazione in realtà non si è semplificato nulla.
Veniamo all’aspetto politico-economico.
Questa regolarizzazione segue di poco la legge che considera reato penale la clandestinità e conseguentemente è complice di reato chi in qualunque modo favorisce la clandestinità. Per semplice sillogismo anche chi ospita uno straniero non in regola diventa perseguibile.
Capite la tecnica? Come prima cosa si creano i presupposti per essere incolpati di un reato, poi dimostrare magnanimità. Siccome alla fin fine con i soldi si possono sistemare tante cose ecco che devi fare la “Dichiarazione di emersione di lavoro irregolare di extracomunitari”.
Per il vecchietto/vecchietta la spesa dei 500,00 euro è solo la prima. Continuando nella più stretta coerenza il nostro vecchietto, datore di lavoro, ha tutta una serie di obblighi che deve rispettare e quindi la regolarizzazione vorrà dire pagare tasse e contributi per la badante che è diventata una “dipendente” a tutti gli effetti.
Sulla stampa sono apparse cifre non certamente lontane dal vero, se una badante riceve oggi “in nero” tra i 10 ed i 12 mila euro all’anno e tale importo viene ricevuto anche dopo la regolarizzazione vuol dire che come minimo il datore di lavoro verserà ca. € 2000,00 di balzelli vari. Fate presto a fare il totale la “regolarizzazione” porterà nelle vuote casse dello stato un miliardo e mezzo di euro.
Questi sono soldi che verranno dalle tasche degli italiani. Lo stato non è in grado di fornire servizi agli anziani e come al solito fa cassa proprio sulle spalle di quei cittadini di cui dovrebbe avere cura.
Questa è una “triste” morale altro che "efficienza" informatico-amministrativa.
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