È noto che il Ministro Brunetta ha dato inizio ad una giusta campagna moralizzatrice nei confronti dei burocrati assenteisti e fannulloni. Se un impiegato dello Stato è pagato per lavorare 36 ore alla settimana è giusto che le faccia e non si trastulli con permessi, falsi certificati medici, colleghi compiacenti che timbrano il cartellino e via dicendo.
Personalmente sono preoccupato del fatto che il burocrate costretto al lavoro diventi poi troppo solerte e dovendo lavorare “per forza” possa attingere a piene mani in quel mare magnum che detta la prima ed assoluta regola della burocrazia ovvero: “una cosa facile resa difficile mediante l’inutile”.
In pratica potrebbe accadere che l’aumento della “presenza” di tanti lavoratori, di solito dediti ad altro, anziché portare ad un aumento della produttività peggiori la situazione perché certi burocrati più lavorano e più danni fanno.
La mia è ovviamente una battuta perché il problema è anche quello dell’assenteismo ma in primo luogo si deve snellire questo apparato burocratico fatto di mille controlli. Troppi. E sono tanti perché risulta veramente “comodo” suddividere la responsabilità tra tanti così alla fine “nessuno” è colpevole. Se qualcosa non funzione è colpa del “sistema” e capite bene che in questo contesto non si avviverà mai al dunque.
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