lunedì, agosto 18, 2008

Cronaca di un viaggio. Nota 2: centrali eoliche ferme


Durante un viaggio ci si guarda attorno. Erano alcuni anni che non percorrevo la costa Adriatica e sono rimasto favorevolmente sorpreso dal rilevante numero di pale eoliche installate.
Mi è venuto in mente un viaggio fatto nel lontano 1994 in California (USA) e già a quei tempi intere colline erano “coperte” dalle pale eoliche.
Io non sto a disquisire sull’impatto ambientale, del bello – brutto, fanno rumore, ecc. ho constato che erano tutte ferme anche se il vento era decisamente sostenuto.
Erano ferme in Puglia, in Basilicata e in Calabria.

Ho letto di recente il bellissimo libro di Leonardo Maugeri “Con tutta l’energia possibile” – Sperling & Kupfer – 2008 e quindi ricordavo che l’Italia in fatto di energia eolica non era messa male.
Sono andato a rivedere i dati. Situazione al 2006, potenza installata 2,1 Gigawatt, siamo settimi al mondo. La prima è la Germania che ha una potenza installata 10 volte la nostra. Maugeri riferisce che la spesa per la costruzione di impianti superiori al Megawatt è di ca. 1.000 – 1.200 dollari per Kwatt. Se fate un po’ i calcoli la spesa sostenuta dall’Italia sarebbe tra 1,5 e 1,8 miliardi di euro. Mica poco !!! E il fatto di tener ferme le pale non sarebbe giustificato.
Ho fatto una piccola “indagine” in loco con scarsi risultati anche se mi è stato riferito che c'è mezzo la magistratura per via di ricorsi su questo e su quello non ultimo intrallazzi economici con la malavita organizzata. Insomma siamo alle solite !!!
Rientrato a casa ho fatto una “veloce” ricerca su Internet anche in questo caso il risultato non è stato positivo, fatto salvo un articolo di Paolo Granzotto sul “Giornale” che denuncia gli “intrallazzi” tra le amministrazioni locali e la Regione Puglia. L’articolo mette anche in evidenza la necessità di avere “certificati verdi” indipendentemente dal fatto che le centrali funzionino o no.
E questo ragionamento è in sintonia con quanto evidenziato da Maugeri in relazione al fatto che la resa in energia delle centrali eoliche è bassa inferiore al 40% della potenza installata. I costi di gestione delle pale sarebbero molto bassi, ma comunque il costo dell’energia elettrica prodotto dalle centrali eoliche sarebbe maggiore rispetto a quello prodotto da centrali tradizionali.
Questi elementi potrebbero spiegare la situazione.
Al di la delle scartoffie, denunce, ricorsi, ecc, sono stati spesi tanti soldi per la costruzione delle centrali eoliche, poi in realtà nessuno ha interesse che queste producano energia perché ci si perde ed allora teniamole ferme !!!. Senz’altro il problema dei certificati verdi sarà stato in qualche modo “aggirato” e forse è proprio su questo argomento che c’è puzza di bruciato.
Chissà se ci sono in giro “certificati verdi” che fanno riferimento allo potenza installata e non a quella effettivamente prodotta, mah !!!!
Se c’è qualcuno che ne sa scriva …

1 commento:

emesi ha detto...

Purtroppo è una triste realtà, io sono originaria della provincia di Crotone
è ormai da un paio di anni che sono state installate delle pale eoliche nella
nostra zona, mai entrate in funzione.
Inoltre i terreni sui quali sono state installate sono dei terreni privati,
molti di proprietà di gente poco onesta... per non dire mafiosi, e quindi questi
bravi signori prendono ogni anno dei soldi per l'affitto dei loro terreni allo stato...
forse qui è spiegato un pò l'arcano, ma perchè non renderli funzionabili?