venerdì, agosto 01, 2008

È arrivata la “bufala” dell’estate, Berlusconi non si smentisce

Ieri, Sulla prima pagina di quasi tutti i giornali la vicenda Alitalia era in primo piano. Notizie frammentarie, tutte basate sulle “indiscrezioni” pronunciate, prima di tutto da Berlusconi, e poi dai vari personaggi che hanno accesso alla stanza dei bottoni.
Quello che ho letto non è assolutamente credibile, a smentirlo sono i “numeri” ufficiali di Alitalia. La “Nuova Alitalia” non può nascere come la “Nuova Parmalat” (legge Marzano a parte) perché vi ricordo che il conto economico di Parmalat era in attivo, il “core business” quello dei prodotti lattiero caseari era in grado di generare profitto. Il crac Parmalat è stato causato dalle “follie” finanziarie e da attività che ben poco avevano a che fare con l’agroalimentare.
L’operazione salvataggio Parmalat non è stata facile ed al Commissario vanno fatti mille elogi, ma in ogni caso aveva risorse sulle quali lavorare.
Alitalia non genera profitto nel suo “core business” per come è gestito ed organizzato, ovvero la Nuova Alitalia deve essere una cosa diversa da quella di adesso.
Con le difficoltà del settore capite bene che si tratta di un investimento ad altissimo rischio. Come fa un imprenditore ad investire 100-200 milioni di euro senza una certezza di redditività, al minimo 3-4%. Il miliardo di cui si “favoleggia” dovrebbe rendere dai 30 ai 40 milioni di Euro. Vi ricordo che la gestione Alitalia nel 2007 ne ha persi 300 di milioni.
Che fine fa il prestito obbligazionario di 700 milioni scadenza 2010?
Gli esuberi sarebbero 12-13 mila perché 5000 verrebbero da Alitalia e gli altri da Alitalia Servizi che va in liquidazione con tutti i debiti.
Vi avevo detto che eravamo in attesa della “bufala” Alitalia, è arrivata

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se e dove si puo' trovare l'opera di Thiers che ho visto essere tra i suoi librei preferiti. Sono anche io un appassionato (studioso) di Napoleone e cerco questa imponente opera.
Grazie in anticipo per la risposta.
P.s. Complimenti blog davvero interessante.
Alessandro

Piero Nasuelli ha detto...

L'edizione in mio possesso, in 10 volumi, mi è stata donata oltre 30 anni fa da mia nonna.
Si tratta della prima traduzione italiana approvata dall'autore e stampata nel 1888.
Non credo sia un'edizione rara, è possibile reperirla in qualche libreria antiquaria.
Se l'appassiona la storia napoleonica le consiglio questa lettura perchè è "completa" sotto tutti i punti di vista.
L'epopea napoleonica non è vista solo in termini di battaglie e conquiste ma si analizza il contesto economico e sociale che ha permesso a Napoleone di realizzare il suo sogno di un'Europa "senza frontiere".