Winston Churchill ha scritto “La seconda guerra mondiale”, Oscar Mondadori, 1970, volumi 12, non so se il Nobel per la letteratura del 1953 l’abbia vinto per quest’opera anche perché quello che sino ad ora ho letto di Churcill è veramente pregevole e senza dubbio l’ambito premio se lo è veramente meritato.
Scrive“Morale dell’opera
In guerra: decisione
Nella disfatta: fermezza
Nella vittoria: magnanimità
Nella pace: buona volontà”
Queste parole ci devono far riflettere perché sono veramente significative e ci fanno anche capire con quanta stupidità vengono affrontare le attuali situazioni di crisi militare, vedi Afganistan ed Iraq.
Sulla copertina del retro del libro della edizione che sto leggendo Luigi Salvatorelli scrive: “La grandezza di Churchill storico è nella Seconda guerra mondiale. E non soltanto per le ragioni storiche e politiche; ma perché essa è tutta una lezione agli uomini politici occidentali di oggi: una lezione di chiarezza mentale e di energia morale. Sapere quello che si vuole e attuarlo più presto che si può”.
Nutro il forte sospetto che tale libro sia stato da ben pochi politici dei giorni nostri.
Diciamocelo, leggere 12 volumi per un totale di oltre 5.000 pagine necessita di tempo ed i nostri politici non ne hanno, sono troppo impegnati ad intrallazzare per raggiungere i loro personalissimi interessi. Le “interviste” delle “Jene” hanno documentato in modo inequivocabile di quale sia il livello di conoscenza della storia dei nostri eletti.
E questi che hanno la responsabilità della nazione dovrebbero prendere decisioni a carattere militare e politico di livello internazionale?. Ma via siamo seri !!!.
Churchill ha intitolato la sua opera “La seconda guerra mondiale” e non “La storia della seconda guerra mondiale”. La differenza mi sembra veramente sostanziale perché il suo è un documento su quanto è successo, egli racconta i fatti così come si svolti, li mette in ordine cronologico e per scenario. Lascia ai posteri il compito di analizzarli da un punto di vista “storico”.
Da questa cronaca appare evidente l’importanza di avere una visione complessiva di tutti gli eventi per poter prendere delle decisioni e di come da determinati segnali o azioni sia possibile comprendere le dinamiche future.