Ieri sera abbiamo appreso che Prodi ha ottenuto la fiducia. Un sospiro di sollievo.
Ma è un beneficio effimero, come scrivono quasi tutti i commentatori politici si tratta solo di vedere "quanto dura". Sul tavolo i problemi rimangono tutti irrisolti.
Come ho scritto, darci una legge elettorale seria sia veramente prioritario, del resto è un "coro diffuso", quindi niente di stravolgente.
Questa mattina ho riflettuto sull'opinione di un caro amico, espressa tempo fa, addirittura prima delle elezioni.
In Italia la sinistra non ha la maggioranza dei consensi. Se raschia il "barile" ci arriva a fatica e solo quando si coalizza "contro" qualcuno (vedi Berlusconi) o contro qualcosa (es. riforma delle pensioni, ecc..), ma è sempre troppo divisa e non è in grado di concretizzare progetti tali da "allargare" il consenso.
In pratica la sinistra riesce a coinvolgere la sua estrema sinistra ma poi ne è condizionata, e in questo modo non riesce a "catturare" un consenso al centro, così rimane in qualche modo "bloccata" dalla sua stessa natura.
Qualunque riforma elettorale non risolve questo problema che è veramente politico in quanto sono i partiti di "centro sinistra" che devono decidere le loro linee strategiche ed elaborare un grande ed innovativo progetto sociale solo presentandosi agli elettori completamente rinnovati potranno un giorno "vincere" le elezioni, ma vincerle davvero.
Nessun commento:
Posta un commento