Ho trovato un momento per leggere il testo del DDL sui “DiCo” e sono sempre più convinto che è ben poca cosa. Il gran parlare che se ne fa è ingiustificato anche perché il problema non è quello di “regolamentare” i rapporti tra persone che decidono di stare insieme quanto quello di stabilire qual è il ruolo di questa unione nei confronti della società.
Viene stabilito per legge che in caso di conviventi il contratto d’affitto può passare al convivente, ma questo spetto poteva benissimo essere affrontato nella legge che regola gli affitti. Se due persone decidono di vivere insieme possono stipulare un contratto d’affitto che li tutela. E queste sono solo riflessioni mattutine senza dubbio anche tutti gli altri aspetti che riguardano la convivenza possono essere regolati dalle attuali leggi, o da modeste modifiche delle norme attuali.
Forse i “DiCo” sono un pretesto perché non riusciamo più a capire quale deve o dovrebbe essere il ruolo dell’unione di due individui, è questo “l’atomo” della società?, cioè l’elemento base sui cui si basa tutta la struttura sociale?.
O la società è fatta solo da singoli individui indipendentemente dai rapporti che hanno con gli altri individui?
Domande difficili.
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